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mercoledì 20 novembre 2013
Ferrari 308 GTB
Ferrari 308 GTB
Carrozzeria: Pininfarina
Motore
Numero e disposizione cilindri: 8 a V 90°
Alesaggio e corsa 81x71 mm
Cilindrata unitaria e totale: 365,86/2926,90 cm3
Installazione: centrale trasversale
Materiali basamento e testata: lega leggera
Rapporto di compressione: 8,8:1
Potenza massima: 255 CV a 7700 giri/min; 85CV/litro
Distribuzione: 2 valvole per cilindro, 2 alberi a camme in testa
Alimentazione: 4 carburatori Weber 40 DCNF
Al Salone dell'Automobile di Parigi del 1975 venne presentata una delle Ferrari di maggior successo: la 308 GTB. La nuova berlinetta (come amavano definirla a Maranello: GTB era acronimo di Gran Turismo Berlinetta) Ferrari, nata dalla matita di Pininfarina, venne presentata in tutta fretta per rimediare al parziale insuccesso dell'erede dell'apprezzata Dino 246 GT, la Dino 308 GT4 di Bertone.
Abbandonata la configurazione 2+2 con motore centrale della GT4, la 308 GTB si presentava, stilisticamente, come un'evoluzione anni settanta della Dino 246 GT, di cui riprendeva i concetti ispiratori.
Meccanicamente, invece, veniva confermato l'ottimo V8 di 2926cc con distribuzione bialbero su ogni bancata della 308 GT4, ulteriormente impreziosito dalla lubrificazione a carter secco (cioè con circuito dell'olio privo di coppa: una soluzione usata, solitamente nei motori da corsa per evitare momenti di mancato pescaggio dovuti alle forze centrifughe). Molto sportivi anche il telaio, con traliccio centrale, le sospensioni a ruote indipendenti con triangoli sovrapposti ed i freni, 4 dischi autoventilati. Il cambio era manuale a 5 rapporti con differenziale autobloccante. Grazie all'alimentazione a 4 carburatori a doppio corpo, il V8 erogava ben 255cv.
Data la smania del Drake di lanciare il modello, i primi 800 esemplari di 308 GTB vennero assemblati dalla Scaglietti con carrozzeria in vetroresina, mentre a Maranello erano ancora in allestimento gli stampi per la carrozzeria in lamiera d'acciaio.
All'inizio del 1977 le 308 GTB, ora costruite a Maranello con carrozzeria in acciaio, vennero affiancate dalle 308 GTS, con tetto rigido asportabile. La versione targa conservava la meccanica della coupé.
Grazie al gradimento del mercato USA la GTS ebbe sempre vendite superiori alla GTB. Nel 1980 per fronteggiare le più severe norme antinquinamento statunitensi il motore V8, che perse la lubrificazione a carter secco in favore di un circuito convenzionale con coppa, adottò l'alimentazione a iniezione ed un rapporto di compressione più basso. La potenza calò drasticamente a 215cv.
Alla fine del 1982, per fronteggiare le proteste dei clienti delusi dal calo prestazionale, venne lanciata la 308 Quattrovalvole (sia GTB che GTS), dotata di testata a 4 valvole per cilindro. La potenza risaliva a 240cv. La Quattrovalvole si distingueva per una nuova mascherina ampliata (con fendinebbia rettangolari integrati) e lo spoiler anteriore.
Nel 1985 un restyling più consistente (nuovo frontale, nuovi paraurti integrali in tinta, inediti specchietti verniciati e interni ridisegnati) diede vita alle 328 GTB e 328 GTS. Dal punto di vista tecnico la novità principale era l'adozione di una versione di cilindrata maggiorata a 3185cc e dotata di radiatori dell'olio del V8 32v. La potenza massima cresceva a 274cv.
La 328 uscì di listino nel 1989, rimpiazzata dalla 348.
Molti non sanno che non tutte le 308 sono uguali, le prime prodotte sono in vetroresina (ne furono costruiti appena 712 esemplari), scelta fatta per accelerarne l’uscita, e proprio queste sono tra le più ricercate. Parliamo di una vettura estremamente curata, dischi freno autoventilati, sospensioni indipendenti, lubrificazione a carter secco, poi umido, 255cv, V.max 255km/h. L’interno è caratterizzato da sedili in pelle, griglia Ferrari con pomello in alluminio, due grossi strumenti contenenti contagiri e contachilometri.
L’ultimo esemplare uscì nel 1985, dieci anni di successi commerciali ed in parte anche sportivi viste alcune buone prove nei rally della famosa Ferrari 308 Panasonic di Tognana,
La Ferrari 308 GTB è già di diritto un’auto d’epoca, destinata ad accrescere il suo valore, un cult degli anni ’80, che non può mancare nel garage di un collezionista Ferrari.
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