Dopo una gestazione di oltre due anni il terzo modello Mini è finalmente una realtà.
Cosa rende questa Mini Clubman tanto interessante? Beh, innanzitutto i 24 centimetri di lunghezza in più rispetto alla berlina, 8 riferendosi al passo: quel che basta per rendere la vita più facile ai passeggeri posteriori, mentre se decidete di lasciarli a casa venite ripagati con un bagagliaio da 930 litri.
Un veicolo per il tempo libero, con cui però sarete sempre alla moda. Altrimenti non avrebbe senso chiamarla Mini!
I tecnici BMW avrebbero potuto limitarsi a stiracchiare un po' la loro piccola ammiraglia, senza troppe modifiche. Si sarebbe perso però uno dei connotati fondamentali di Mini Clubman, ossia l'originalità. Ecco quindi comparire un portellone con apertura a due ante (Splitdoor), e le portiere Clubdoor sul lato passeggero, per un accesso agevole (anche se non a livelli da record) ed un carico veloce di valige e bagagli.
La Mini Cooper D Clubman ha un comportamento su strada decisamente soddisfacente, grazie alla combinazione tra il peso contenuto e il valido motore turbodiesel di origine Peugeot. Il 1.6 francese con i suoi 110 cavalli garantisce prestazioni accettabili con qualche slancio sportiveggiante. Ben lontano, comunque, dal “cugino” a benzina da 175 cavalli che equipaggia la pepata CooperS Clubman.
Il propulsore pecca un po’ in rumorosità: nulla di troppo fastidioso, più che altro soffre il paragone con alcuni piccoli, moderni diesel della concorrenza particolarmente silenziosi. Anche procedendo in sesta marcia a velocità costante il rombo rimane più che udibile, sovrastando anche il considerevole rumore di rotolamento dei larghi pneumatici montati su cerchi da 17”
Il cambio è caratterizzato da rapporti ravvicinati e innesti precisi, piacevolmente contrastati. Grazie alle succitate “marce corte” la Clubman scatta da zero a cento in 10”8 secondi, un buon tempo considerando la cavalleria a disposizione. L’impianto frenante è di tutto rispetto, con una buona modulabilità del pedale ed eccellente resistenza all’affaticamento.
Le paure degli appassionati comunque risiedevano altrove: la Mini Clubman sarà agile come la berlinetta da cui deriva? Ebbene, 24 centimetri in più non hanno appannato la proverbiale velocità Mini nei cambi di direzione: “l’altra Mini” è tanto precisa quanto fulminea negli inserimenti in curva. Un risultato pregevole.
Anche lo sterzo si comporta egregiamente: da un comando elettrico abbinato alla trazione anteriore è difficile chiedere di più in quanto a sincerità e feeling sportiveggiante.
Le sospensioni sportive presenti come optional del pacchetto Chili nell’esemplare in prova sono estremamente rigide e piuttosto rumorose in corrispondenza alle sollecitazioni della strada come tombini o piccole buche. Questo, abbinato alla rumorosità del rumore, promette viaggi piuttosto “animati” a livello acustico. In conclusione la Mini Clubman è una Mini a tutti gli effetti, con pregi e difetti tipici del modello.
La nuova Mini Clubman verrà offerta al lancio con tre motori, di cui due benzina ed un diesel. Si parte dal 1.6 della Cooper, con comando valvole VALVELTRONIC, che con i suoi 120 cavalli e 160 Nm si distende bene (0-100 in 9,2 s, 201 km/h) e premia la scelta accontentandosi di 5,5 litri ogni 100 km nel ciclo misto.
Gli sportivi non avranno dubbi nell'optare per la Clubman Cooper S, magari abbinata al differenziale autobloccante opzionale. Il suo quattro cilindri turbo Twin Scroll eroga 175 cavalli, e ben 260 Nm tra 1.600 e 5.000 giri con overboost attivato. Ciò significa che potete scattare con moglie e bagagli da 0 a 100 in 7,6 secondi, lasciando allibito chi dall'altra corsia guarda affascinato questa strana creatura.
Parlando di viaggi e tempo libero non si può non toccare il tema diesel. Mini Clubman riporta il buonumore al nostro portafogli con la versione Cooper D, spinta da un quattro cilindri common rail di 1.6 litri. Non pensate però di annoiarvi, visto che con 110 cavalli e 260 Nm vi bastano 10,4 secondi per vedere la lancetta toccare quota 100 orari. Consumando solo 4,1 litri di gasolio ogni 100 km.
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