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mercoledì 11 dicembre 2013

Lamborghini Diablo VT mk1 e mk2 - Diablo VT 6.0

Lamborghini Diablo VT prima serie (1993–1998) e VT Roadster prima serie (1995–1998)


1Lamborghini_Diablo_VT.jpgDopo tre anni di miglioramenti minori sul modello originale, nel 1993 per venire incontro alle crescenti aspettative dei clienti del marchio, la casa del Toro decide il debutto di una nuova versione più sofisticata dell'auto: nasce Diablo VT, dove VT è l'acronimo di Viscous Traction.

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Sulla base della piattaforma iniziale, gli ingegneri Lamborghini aggiungono un sistema di trazione integrale ad accoppiamento viscoso, un nuovo impianto frenante a quattro pistoni di derivazione Brembo con pinze potenziate all'anteriore e un nuovo sistema di sospensioni computerizzato a cinque modalità selezionabili dal conducente, con ammortizzatori elettronici messi a punto da Koni.

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Per migliorare la maneggevolezza e la guidabilità vengono inoltre apportate modifiche a frizione e servosterzo, mentre all'interno vengono ridisegnati plancia e cruscotto. Altre modifiche interessano l'impianto di climatizzazione che viene rinnovato, gli specchietti ora in tinta con la carrozzeria, le prese d'aria sotto le luci fendinebbia (in seguito adottate anche sulla versione a due ruote motrici) e dei nuovi pneumatici anteriori più stretti, da 235/40 ZR18 mentre le posteriori sono da 335/30 ZR18, che si rendono necessari perché più adatti alla trazione integrale. Non è ancora disponibile il sistema antibloccaggio ABS per l'impianto frenante.

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Al Salone dell'automobile di Ginevra del 1992, Lamborghini presenta una concept-car in versione open air direttamente derivata dalla berlinetta. L'accoglienza del pubblico è positiva, tuttavia bisognerà attendere ancora tre anni prima che questo nuovo modello venga rilasciato sul mercato con il nome di Diablo VT Roadster.

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Le differenze rispetto alla versione coupé non sono di tipo meccanico bensì comprendono, oltre al tettuccio apribile in fibra di carbonio, una nuova configurazione personalizzata per il paraurti anteriore, un cofano motore profondamente modificato nella zona laterale e dei cambiamenti minori alle luci posteriori.

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Lamborghini Diablo VT e VT Roadster seconda serie (1999) 


Yellow_Diablo.jpgLa seconda serie della VT coupé e VT Roadster è essenzialmente un aggiornamento stilistico. Vengono adottate le luci scoperte della Sport Veloce e nuovi cerchi da 18" sui due assi e anche gli interni vengono ridisegnati, mentre sul piano meccanico si registra il potenziamento dell'impianto frenante con l'introduzione del tanto atteso sistema ABS.

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Il motore V12 da 5,7 litri sviluppa ora una potenza di 530 cavalli ed è inoltre equipaggiato con una nuova tecnologia a valvole a fasatura variabile (VVT) che ne migliora il rendimento, riducendo consumi ed emissioni. Leggermente migliorate le prestazioni, con un tempo di accelerazione 0-100 km/h che scende sotto il muro dei 4 secondi. Nonostante il notevole investimento economico affrontato per questi aggiornamenti, la Lamborghini sospende la produzione della versione VT dopo appena un anno.

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Lamborghini Diablo VT 6.0 (Diablo VT terza serie, 2000–2001)


444113.jpgDopo l'entrata del marchio Lamborghini nel gruppo Audi AG a metà degli anni '90, la nuova proprietà preferì congelare i programmi di sviluppo per il modello successore di Diablo, decidendo di continuare a puntare sulla fortunata supercar. La VT 6.0 fu il primo e ultimo restyling veramente intensivo che fecero, perlopiù un aggiornamento estetico del modello esistente.

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Vennero apportati pesanti cambiamenti stilistici sia alla carrozzeria che agli interni, al paraurti anteriore, alle prese d'aria e al naso. Vennero anche ridisegnati il quadro strumenti, i sedili e la leva del cambio. Inoltre, scelsero di sostituire l'ormai datato V12 5.7 con una sorta di unità ibrida. Il nuovo motore da 6 litri, controllato da una versione aggiornata del software, derivava dall'unità montata sulla Diablo GT, che di per sé era essenzialmente una versione affinata del vecchio 5.7L.

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Le principali innovazioni consistevano nel nuovo sistema di aspirazione e scarico controllato da un sistema di valvole a fasatura variabile perfezionato, e alberi a camme leggermente meno aggressivi rispetto a quelli usati per la GT. Il risultato fu un rilascio molto graduale della potenza sulle ruote motrici posteriori. Inoltre, gli ingegneri Audi fecero diverse rifiniture alla trazione integrale, partendo dall'esperienza maturata per l'Audi Quattro.

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Fecero aggiustamenti minori pure alle sospensioni e usarono un nuovo design per le ruote da 18 pollici. Un piccolo numero di VT 6.0 fu costruito a trazione posteriore a richiesta del cliente.

Questa versione venne prodotta solo nel 2000–2001 in 260 esemplari, marcando l'ultimo periodo di presenza del modello sul mercato, prima della definitiva sostituzione con la Murciélago.

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Panoramica sulle maggiori modifiche introdotte:

Corpo vettura quasi interamente in carbonio
Motore V12 6.0
Sistema di scarico migliorato
Nuovo microprocessore a 32 bit per la gestione del motore
Telaio aggiornato
Battistrada incrementato all'anteriore e al posteriore
Interni completamente ridiseganti
Nuovo impianto di climatizzazione
Nuove ruote in lega di magnesio
Di questo modello vennero anche prodotti due unità speciali nel 2001.

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Lamborghini Diablo Millenium Roadster (2000) — Diablo VT 6.0 Special Edition (2001)


LamborghiniDiabloVT60.jpgSebbene la normale produzione della Diablo fosse finita nel 2000, Audi, la compagnia proprietaria del marchio, scelse di costruirne altre due versioni a produzione limitata, per regalarle un finale di carriera in grande stile. La prima, denominata Millennium Roadster, vestiva il corpo vettura dell'ultima VT Roadster ma mancavano sia la trazione integrale del modello VT che le sospensioni computerizzate. Era verniciata con un colore che Lamborghini definiva "Argento metallizzato Millennium" e presentava speciali dotazioni come lo spoiler posteriore in carbonfibra, con sezione centrale trasparente.

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Un'edizione speciale della fortunata Diablo 6.0 venne presentata al pubblico al Motor Show di Ginevra del 2001. La VT 6.0 Special Edition era per lo più un'evoluzione del modello ridisegnato dall'Audi nel 2000. Le innovazioni peculiari erano principalmente di carattere estetico e includevano due verniciature a scelta del cliente: "Oro Elios", una speciale tinta oro metallizzata e "Marrone Eklipsis", un marrone scuro metallizzato. I colori interni sono in sintonia con la verniciatura.

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Gli inserti a vista in fibra di carbonio, sia interni che esterni, sono realizzati con uno speciale filo di titanio, e creano particolari effetti luminosi iridescenti. Sia i sedili che il cruscotto sono realizzati con una pelle speciale e l'impianto stereo integra sia DVD audio che sistema di navigazione. Furono in totale costruiti 42 esemplari, di entrambi i colori. Il veicolo marcava la definitiva uscita dal mercato per Diablo, dopo 11 anni di successi. Le specifiche tecniche della 6.0 SE rimangono invariate rispetto al modello del 2000.

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