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mercoledì 18 dicembre 2013

Opel Meriva serie 1

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La Meriva è una monovolume di fascia bassa, prodotta a partire dal 2003 dalla Casa automobilistica tedesca Opel.

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Si tratta di una vettura voluta dai vertici Opel per completare la gamma di monovolume Opel posizionandosi tra la piccola Agila e la Zafira. In fase di progettazione, i tecnici Opel hanno ricevuto direttive ben precise inerenti alla flessibilità dell'abitacolo e la qualità costruttiva, più alta possibile, in modo tale da creare fastidi anche a vetture di ben più alto lignaggio, come per esempio la Mercedes-Benz Classe A. La Meriva è stata svelata per la prima volta nel maggio 2002, ma la presentazione ufficiale sarebbe avvenuta al Salone di Ginevra dell'anno seguente e le vendite sono iniziate in quella stessa primavera, con l'avvio della produzione della prima serie. La produzione era stata stabilita in Brasile e a Saragozza, in Spagna.

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La prima serie della Meriva, denominata anche Meriva A è stata appunto quella la cui commercializzazione iniziò nel mese di aprile del 2003: la vettura era caratterizzata da una carrozzeria decisamente arrotondata, quasi "ad uovo", disegnata per garantire ottimi requisiti di abitabilità interna, ma anche per ottenere un buon Cx, che in questo caso era di 0.32. Il frontale riprendeva i motivi stilistici delle Opel dell'epoca, in particolare della Corsa C (con cui la Meriva A condivideva la base meccanica) e delle Vectra C. La coda tonda era caratterizzata dai fari a sviluppo verticale posti molto in alto, ai lati del lunotto. Il grande portellone posteriore aveva la battuta piuttosto in basso, così da agevolare i carichi di oggetti ingombranti e/o pesanti.

 

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Come la più grande Zafira, la Meriva ha degli interni modulabili a seconda delle esigenze, chiamati FlexSpace. Ha cinque posti su due file. Il divano posteriore è scorrevole in avanti, all'indietro ed in svariate altre posizioni ed adattamenti: è infatti anche frazionabile ed è trasformabile in due poltrone singole affiancate e separate tra loro da un bracciolo. Proprio la modulabilità dello spazio interno è stato uno dei punti di forza della Meriva, un fattore che ne ha decretato il successo. Gli altri pregi della vettura stavano nel curato livello di assemblaggio e nel prezzo conveniente.

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La Meriva, basandosi sulla piattaforma della Corsa C, ne ereditava le principali caratteristiche telaistiche, tra cui l'avantreno a ruote indipendenti con bracci trasversali e barra stabilizzatrice ed il retrotreno a ruote interconnesse. L'impianto frenante era a dischi, sia anteriormente che posteriormente con i dischi anteriori anche autoventilanti. Tuttavia non mancavano sostanziali adattamenti e novità strutturali specifiche, per esempio quella che consentiva di dissipare l'energia degli urti frontali in maniera più efficace. Lo stesso interasse della vettura è stato notevolmente allungato (da 2.49 a 2.63 m) per ottimizzare l'abitabilità interna. Inoltre, il retrotreno, pur essendo molto simile a quello della best-seller Opel di segmento B, è stato costruito utilizzando anche componenti di provenienza Astra G e Zafira A.

 

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Il cambio era inizialmente solo manuale a 5 marce, ma in seguito, nelle versioni successive, sarebbe arrivato anche un manuale a 6 marce. A richiesta, comunque, si poteva avere anche un cambio sequenziale Easytronic.
La gamma iniziale della Meriva ha esordito nell'aprile del 2003 e prevedeva per la maggior parte motori a benzina: vi erano quindi il 1.6 16v ed il 1.8 16v, da 101 e 125 CV, più un 1.6 ad 8 valvole da 87 CV, che però non venne mai importato in Italia. Come motore diesel, si poteva avere inizialmente solo un 1.7 DTI (non common rail) da 75 CV, che però sarebbe arrivato ufficialmente nelle concessionarie solo due mesi più tardi.

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Fin dal suo debutto, la Meriva è stata proposta con un ottimo livello di dotazione, volto soprattutto a salvaguardare la sicurezza degli occupanti e ad offire un buon confort di marcia. Fin dalla versione base, la Meriva offriva infatti il doppio airbag più gli airbag laterali, l'ABS ed il climatizzatore. Tale dotazione poteva essere estesa grazie ad una completa lista optional che comprendeva tra l'altro gli airbag a tendina, i poggiatesta attivi, i fari allo xeno, il sensore di parcheggio ed il doppio tetto apribile.
In seguito, la dotazione di serie è stata arricchita ed è arrivata a comprendere anche l'ESP. Anche la lista optional si è allungata grazie all'arrivo di altre chicche come i fari alogeni auto-adattativi ed il navigatore satellitare.

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Inizialmente la gamma Meriva era composta di due livelli di allestimento, Enjoy e Cosmo, e di tre motorizzazioni, tutte a 4 valvole per cilindri: un 1.6 ed un 1.8 a benzina, più un 1.7 DTI turbodiesel ad iniezione diretta. In alcuni mercati, come quello tedesco, la Meriva è stata proposta anche con un 1.6 a 2 valvole per cilindro, meno potente.
Nel 2004 la gamma venne ampliata con l'arrivo di un 1.4 a benzina e di un 1.7 CDTI, ossia turbodiesel common rail. Fu introdotto anche un nuovo allestimento, denominato Club e riservato al 1.4 benzina ed al 1.7 DTI. Sempre del 2004 è anche l'introduzione di una prima edizione speciale denominata Fashion Line, disponibile con qualsiasi motorizzazione prevista fino a quel momento per la Meriva.

 

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Nel 2005, in seguito alla joint-venture tra General Motors e Gruppo Fiat, la Meriva ricevette anche il nuovo 1.3 CDTI turbodiesel common rail di origine Fiat, il quale andò a rimpiazzare il 1.7 DTI, ormai non più competitivo. Nello stesso anno, nei mercati dov'era prevista, la Meriva 1.6 a 2 valvole per cilindro è stata tolta di produzione.
Nel marzo 2006 la Meriva venne sottoposta ad un leggero restyling, visibile soprattutto nella calandra ridisegnata, nei nuovi fari anteriori trasparenti e nei fari posteriori bruniti. Il restyling fu l'occasione per riaggiornare ancora una volta la gamma: innanzitutto venne introdotta la versione di punta, denominata Meriva OPC, ed equipaggiata da un 1.6 sovralimentato in grado di erogare 180 CV. Inoltre fu introdotto il 1.6 twinport, la cui potenza passò da 101 a 105 CV. Altro aggiornamento fu nel 1.3 CDTI, che passò da 70 a 75 CV e ricevette il filtro antiparticolato.

 

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Nel 2007 è stato introdotto il nuovo 1.7 CDTI da 101 CV, mentre in Sudamerica è stata tolta di produzione la Chevrolet Meriva, a causa di un drastico crollo nelle vendite.
Nel 2008 viene svelata la concept che avrebbe anticipato le linee della futura generazione della Meriva, mentre tra alla fine dello stesso anno viene reso noto l'aspetto della nuova Meriva B. Ciononostante, la gamma della Meriva A non subì ridimensionamenti ed ha continuato ad essere prodotta in un'ampia gamma di motorizzazioni. L'unico grosso aggiornamento, risalente al 2009, si è avuto con l'uscita di produzione della versione OPC. Inoltre, nel mese di luglio è stata introdotta la versione a GPL, spinta da un 1.4 accoppiato appunto con l'impianto a gas.

 

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Nel giugno del 2010, la Meriva A esce di produzione per lasciare il posto alla Meriva B (Opel Meriva serie 2).

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