E’ una delle novità più importanti del Salone di Francoforte del 2011, la Jaguar CX 16, concept car che anticipa un modello di serie in arrivo fra un paio d’anni.
Si tratta di una coupé di meno di quattro metri e mezzo (come una Porsche 911) con telaio e scocca di alluminio e fibra di carbonio.
A partire proprio dalla dimensioni e dalle soluzioni tecniche e stilistiche, si capisce il filo sottile che la lega all’E-Type che quest’anno ha festeggiato le 50 candeline.
Due posti secchi, trazione posteriore, la CX 16 si affida a un V6 di 3 litri da 380 CV montato davanti e affiancato da un propulsore elettrico da 95 CV, una sorta di Kers che entra in funziona premendo un tasto sul volante, come su di una monoposto da Formula uno.
Secondo il costruttore è in grado di superare i 300 km/h, accelerando da 0 a 100 in 4,4 secondi.
Fino a 80 km/ può marciare nella sola modalità elettrica sfruttando l’energia accumulata in fase di frenata. Il cambio è un automatico a otto rapporti.
Per Ian Callum, capo del design della Jaguar, la CX 16 è «un’ evoluzione della filosofia stilistica del passato e definisce gli impegni per le innovative sportive del futuro».
La casa di Coventry insieme alla Land Rover è dal 2008 di proprietà dell’indiana Tata Motors: nel primo trimestre dell’anno le vendite sono in aumento (+4,3%) sull’onda dei mercati asiatici, Cina in testa.
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