Forte di un restyling che ne ha recentemente ammodernato le linee, la Land Rover Freelander 2 va ad inserirsi in quella fetta di mercato in cui il ruolo delle sport utility "compatte" è di tipo prevalentemente urbano ed extraurbano più che fuoristradistico: ecco perché Land Rover ha scelto, non senza critiche da parte dei puristi, di offrirla anche nella versione a due ruote motrici.
Caratterizzata da una muscolosa sezione frontale al cui centro si staglia una griglia cromata di profilo rettangolare, la Land Rover Freelander 2 presenta gruppi ottici le cui forme prevalentemente dritte si amalgamano omogeneamente a dei profili tondeggianti e caratterizzati dalla presenza di LED e proiettori alogeni di serie. La tipica sobrietà stilistica britannica è ritrovabile poi anche lungo le fiancate, che evidenziano delle linee morbide e filanti, oltre ai quattro accessi a bordo laterali e a dei gradevoli profili cromati posti ad incorniciare le griglie di estrazione collocate alle spalle dei passaruota anteriori, mentre la sezione di coda si connota principalmente per il grande portellone posteriore ai cui lati si stagliano i fari.
L’elegante fusione tra elementi classici e moderni rappresenta indubbiamente il punto di forza dell’abitacolo della Freelander 2, andando così ad appagare coloro che in una vettura ricercano il senso di sontuosità propriamente tipico di alcuni prodotti tedeschi, senza però sconfinare nell’ostentazione.
L’elettronica presente a bordo permette di soddisfare i palati più raffinati in merito: c’è di tutto e di più, dal display touchscreen che permette di accedere a tutte le informazioni necessarie; dalla navigazione alla lettura dei dispositivi multimediali, oltre che di quelli mobili, ed il tutto comodamente gestibile dai comandi integrati nel volante.
Lunga 4.500 mm, larga 1.910, alta 1.740 e dotata di un passo di 2.660 mm, la Land Rover Freelander 2 vanta dei freni a disco ventilati da 300 mm all’anteriore (da 316 mm nella versione i6 con trasmissione automatica) e da 302 mm, sempre a disco, al posteriore (ventilati sulla i6 con cambio automatico), che vanno ad arrestare la corsa dei 1.710 kg dichiarati in ordine di marcia. Questi sono visibili all’interno di cerchi in lega il cui diametro spazia dai 16 ai 19 pollici, mentre la gommatura varia dalla misura 215/75 dei cerchi da 16” sino alla taglia 235/55 di quelli da 19”, passando attraverso le grandezze 235/65 dei cerchi da 17” e 235/60 delle ruote da 18”.
Motorizzazioni
Due i propulsori disponibili per la Land Rover Freelander 2, ovvero il quattro cilindri diesel da 2.179 cc (disponibile in due diverse declinazioni di potenza) ed il quattro cilindri a benzina da 1.999 cc, mentre le trasmissioni possono essere sia manuale che automatica – entrambe a sei rapporti – a seconda della versione prescelta. Ma vediamoli nel dettaglio.
Sul fronte delle motorizzazioni alimentate a benzina troviamo la sola unità da 2.0 litri da 241 CV e 340 Nm, che vengono trasmessi a tutte e quattro le ruote motrici tramite una trasmissione sequenziale a sei velocità. Tali valori permettono uno 0-100 in 8.8 secondi di tempo ed una velocità massima di 200 km/h, oltre a consumi di 13.5, 7.5 e 9.6 l/100 km nei cicli urbano, extraurbano e combinato, oltre ad emissioni di 224 g/km di CO2.
Entry level al mondo dei diesel è il quadricilindrico da 2.2 litri eD4 alimentato a gasolio da 150 CV e 420 Nm con trazione anteriore e cambio manuale a sei marce. Tale unità è in grado di coprire lo scatto verso i 100 km/h con partenza da fermo in 11.7 secondi di tempo per una velocità massima di 181 km/h. I consumi dichiarati vengono contenuti entro valori di 7.1, 5.4 e 6 nei cicli urbano, extraurbano e misto, mentre le emissioni si attestano a 158 g/km di CO2.
Lo step successivo è rappresentato dalla medesima unità in versione TD4, che promette analoghi valori di coppia e potenza alla variante sopraelencata e sempre scaricati al suolo da una trasmissione manuale a 6 rapporti (ma per chi lo desiderasse è disponibile la trasmissione automatica a sei marce), ma con trazione integrale. Lo 0-100 viene sempre coperto in 11.7 secondi, ed anche la top speed continua ad attestarsi a 181 km/h. Cambiano invece consumi ed emissioni, i cui primi divengono pari a 7.4 l/100 km in città, 5.6 l/100 km fuori città e 6.2 l/100 km nel ciclo misto, e le seconde a 165 g/km.
La pagina successiva a listino è rappresentata dalla variante Sd4 da 190 CV e 420 Nm, che vengono scaricati al suolo da tutte e quattro le ruote motrici da una trasmissione automatica a sei rapporti, che permette di scattare verso i 100 km/h con partenza da fermo in 9.5 secondi per 185 km/h di velocità massima. Valori questi che si traducono in consumi di 8.7 (urbano), 5.8 (extraurbano) e 7 (misto) l/100 km ed emissioni pari a 185 g/km di CO2.
Il bagagliaio permette di disporre di 550 decimetri cubi di capienza, che possono crescere fino a 1.670 abbattendo i sedili posteriori.
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