La Daihatsu Sirion è un'automobile utilitaria prodotta dalla casa giapponese Daihatsu dal 1998.
Il gruppo Toyota, proprietario della Daihatsu, la commercializza anche come Toyota Duet sui mercati di esportazione e lo stesso modello, sul mercato giapponese, è commercializzato come Daihatsu Storia e Toyota Passo.
Sin dalla prima presentazione la vettura è prodotta solo con carrozzeria berlina a 5 porte equipaggiata con propulsori di cilindrata ridotta e cambio manuale a 5 marce o cambio automatico sempre a 5 rapporti. Dal 2000 il motore da 1,3 è in comune con la Toyota Yaris e sono disponibili anche versioni speciali tra cui una a trazione integrale.
Prima serie (1998-2004)
La prima generazione è stata introdotta sul mercato giapponese nel 1998. Sottoposta al crash test dell'EuroNCAP nel 2000 ha ottenuto la valutazione di 3 stelle.
Seconda serie (2005 - 2008)
La seconda generazione è stata introdotta nel 2005. Il restyling estetico è stato notevole e la Sirion ha acquisito un aspetto simile ad una piccola monovolume con la parte posteriore molto più verticale rispetto al passato. I motori sono rimasti esclusivamente a benzina nelle due cilindrate di 1,0 e 1,3 litri.
Dei due quello di minor cilindrata è utilizzato anche su altre autovetture come la Citroën C1.
Nuovamente sottoposta ai crash test la valutazione sotto il punto di vista della sicurezza automobilistica è stata di quattro stelle.
Prestazioni dichiarate
Modello Potenza massima Coppia massima Velocità Accelerazione 0-100 km/h
Sirion 1.0 69 CV (51 kw) 94 Nm a 3.600 g/min 160 Km/h 13,9 secondi
Sirion 1.3 87 CV (64 kw) 120 Nm a 3.200 g/min 170 Km/h 10,0 secondi
Restyling 2008
Per il 2008 la giapponese Daihatsu propone un modesto restyiling della sua Sirion, a due anni di distanza da quando venne presentata la seconda generazione Sirion nel Gennaio 2005.
Nella vista esterna si nota subito che l’ammodernamento ha riguardato soprattutto la parte frontale, con il nuovo paraurti realizzato in blocco unico sul quale è comparsa una presa d’aria inferiore e altre due ai lati del passaruota, che rendono l’utilitaria nipponica più attuale, mingliorando al contempo i flussi d’aria all’interno del vano motore.
Nuovo disegno anche per i copriruota delle versioni più economiche e dei cerchi in lega da 14 pollici.
Modifiche più profonde negli interni, con nuovi sedili più avvolgenti e una nuova plancia più curata. Ridisegnato il quadro strumenti che adesso include anche il contagiri, che prima era esterno, ed è completo di un utile display digitale dove in tempo reale sono visibili il consumo istantaneo e medio oltre alle altre informazioni del computer di bordo.
Due delle precedenti versioni, Sho e Hiro, rimangono in listino insieme alle motorizzazioni 3 cilindri benzina da 1.000 cc (69,29 CV e 94 Nm) e 4 cilindri 1,3 litri (91,03 CV e 120 Nm), entrambe con fasatura variabile allo scarico. La versione di cilindrata maggiore è inoltre disponibile con trazione 4WD o cambio automatico a 4 rapporti, in alternativa al cambio manuale a 5 marce di serie su tutta la gamma.
La novità più grossa riguarda la versione 1.5 Sport, che abbandona il precedente motore 1.3 e mantiene fede alle aspettative della clientela più sportiva con l’unità 4 cilindri 1.5 litri da 103 CV e 132 Nm che equipaggia anche i modelli Materia e Terios.
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