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giovedì 5 dicembre 2013

Ferrari Enzo - Ferrari P4/5

La Ferrari Enzo è un'autovettura coupé prodotta dalla Ferrari in occasione dei 55 anni di attività della casa di Maranello nel 2002.

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Presentata ufficialmente al salone di Parigi del 2002 e nata dalla base dell'esperienza in Formula 1, la Enzo è una delle auto più ammirate e ricercate dagli appassionati e dagli acquirenti del marchio; ne sono state prodotte infatti soltanto 399, mentre un ulteriore esemplare è stato costruito per essere donato nel 2005 dalla Ferrari al Papa Giovanni Paolo II che la mise all'asta per poi devolvere in beneficenza l'intera somma ricavata.

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La vettura è stata inizialmente proposta ad una clientela selezionata tra persone che già possedevano una Ferrari e alcuni V.I.P., ad un prezzo di 660.000 €.

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La sua linea si deve, come per molti altri modelli Ferrari, alla carrozzeria Pininfarina. Con la Enzo, la Ferrari è partita da due obiettivi di prestazione pura che rappresentano un salto generazionale per vetture ad altissime prestazioni:

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aumentare il limite di aderenza nelle curve medio-veloci, attraverso un incremento di deportanza (dinamica laterale) e mantenendo nello stesso tempo un valore molto elevato di velocità massima, oltre 350 km/h (dinamica longitudinale).

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Questo ha richiesto la coesistenza nella stessa vettura di diverse configurazioni aerodinamiche con caratteristiche contrapposte.
Nelle vetture da corsa questo problema viene risolto sviluppando configurazioni di ali e accessori aerodinamici specifici per ogni circuito.

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Nel caso della Enzo, per la quale i diversi obiettivi dovevano coesistere in un’unica configurazione aerodinamica, è stato quindi sviluppato un concetto di aerodinamica attiva e integrata.

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La configurazione di alta deportanza è stata ottenuta con un’aerodinamica di base sviluppata secondo i concetti contemporanei di definizione delle vetture da corsa a ruote coperte, integrati con il know-how della Gestione Sportiva Ferrari.

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Il mantenimento in condizioni stabili dell’assetto aerodinamico ottimale è ottenuto per mezzo di particolari caratteristiche elastiche della meccanica della vettura e tramite il controllo attivo dell’aerodinamica.

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Al passaggio dalle basse-medie velocità a quello alte-altissime, la meccanica, grazie a rigidezze variabili con l’altezza da terra, fa assumere alla vettura l’assetto aerodinamico ottimale.

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All’ulteriore aumentare della velocità, tale assetto viene mantenuto per mezzo dell’intervento combinato delle componenti elastiche della meccanica e del controllo attivo dei dispositivi aerodinamici.

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Alle altissime velocità, l’intervento dei dispositivi aerodinamici controllati attivamente (ala anteriore e posteriore) limitano il valore massimo di carico verticale, permettendo così di mantenere la vettura al di sopra di un prefissato livello minimo di altezza da terra.

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La Enzo ha la possibilità di variare in movimento sia il carico aerodinamico che il bilanciamento, per mezzo di una coppia di superfici mobili (flap) piazzate negli scivoli anteriori e di uno spoiler posteriore.

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Vetture derivate 

La Maserati MC12 è stata la prima derivata della Enzo. La Ferrari FXX ne è un'evoluzione non omologata per l'utilizzo stradale. Dallo stesso telaio della Enzo è stata costruita anche la Ferrari P4/5, esemplare unico allestito su ordinazione per James Glickenhaus.

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Caratteristiche tecniche

Motore posteriore longitudinale 12 cilindri a V da 65 gradi
Alesaggio x corsa 92 x 75,2 mm
Cilindrata unitaria 499,8 cc.
Cilindrata totale 5998 cc.
Distribuzione Bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro
Rapporto di compressione 11.2:1
Alimentazione Iniezione digitale integrata Bosch Motronic ME 7.

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Accensione Elettronica Integrata Bosch.
Raffreddamento a liquido.
Lubrificazione Coppa avvolgente tipo Formula 1.
Potenza massima 660 Cv a 7800 giri/minuto.
Potenza specifica 110 Cv/Litro
Rapporto peso/potenza 2,07 kg/cv
Coppia 657 Nm a 5500 giri/minuto.
Tipo di trazione Posteriore.
Frizione Doppio disco.

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Cambio In blocco col motore 6 rapporti + RM di tipo sequenziale con comandi al volante.
Telaio In fibra di carbonio e nido d'ape d'alluminio.
Sospensione anteriore Ruote indipendenti, quadrilateri articolati, molle elicoidali, barra antirollio, ammortizzatori telescopici.
Sospensione posteriore Ruote indipendenti, quadrilateri articolati, molle elicoidali, barra antirollio, ammortizzatori telescopici.

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Freni A disco ventilati in composito di carbonio e ceramica da 380 mm.
Sterzo A cremagliera.
Capacità serbatoio 110 litri.
Pneumatici anteriori 245/35 ZR 19, posteriori 345/35 ZR 19.
Carreggiata ant./post. 1660/1650 mm.
Deportanza 700 Kg a 250 Km/h.
Accelerazione 0-100 Km/h 3,65 sec.
Velocità massima oltre 350 Km/h.

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Ferrari P4/5 by Pininfarina

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Sono stati più di 200 i componenti specificatamente sviluppati con un’interazione costante tra stile e progettazione: dai fari allo bi-xeno con un innovativo sistema di led gialli e bianchi ai cerchi in lega - di alluminio da 20 pollici - fresati dal pieno, fino alle cerniere a vista in alluminio e acciaio speciale.

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Il frontale richiama alle passate vetture da corsa del Cavallino, non dimenticando comunque di svolgere a dovere il suo compito aerodinamico. Il corpo centrale è dominato dal parabrezza a guscio unico mentre l’accesso all’interno dell’abitacolo avviene attraverso due porte con apertura a farfalla.

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Dietro spiccano le superfici muscolose ed abbondanti, nelle quali è annegato il lunotto trasparente a goccia che funge anche da coprimotore e da cui fuoriescono gli scarichi rivestiti in ceramica bianca, come nelle vetture da corsa degli anni ‘60.

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“La vettura – sottolinea Ken Okuyama, Direttore Stile Pininfarina - esprime nel suo insieme eleganza e fluidità con una pulizia delle superfici tipica dello stile Pininfarina”.

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