La Ferrari Enzo è un'autovettura coupé prodotta dalla Ferrari in occasione dei 55 anni di attività della casa di Maranello nel 2002.
Presentata ufficialmente al salone di Parigi del 2002 e nata dalla base dell'esperienza in Formula 1, la Enzo è una delle auto più ammirate e ricercate dagli appassionati e dagli acquirenti del marchio; ne sono state prodotte infatti soltanto 399, mentre un ulteriore esemplare è stato costruito per essere donato nel 2005 dalla Ferrari al Papa Giovanni Paolo II che la mise all'asta per poi devolvere in beneficenza l'intera somma ricavata.
La vettura è stata inizialmente proposta ad una clientela selezionata tra persone che già possedevano una Ferrari e alcuni V.I.P., ad un prezzo di 660.000 €.
La sua linea si deve, come per molti altri modelli Ferrari, alla carrozzeria Pininfarina. Con la Enzo, la Ferrari è partita da due obiettivi di prestazione pura che rappresentano un salto generazionale per vetture ad altissime prestazioni:
aumentare il limite di aderenza nelle curve medio-veloci, attraverso un incremento di deportanza (dinamica laterale) e mantenendo nello stesso tempo un valore molto elevato di velocità massima, oltre 350 km/h (dinamica longitudinale).
Questo ha richiesto la coesistenza nella stessa vettura di diverse configurazioni aerodinamiche con caratteristiche contrapposte.
Nelle vetture da corsa questo problema viene risolto sviluppando configurazioni di ali e accessori aerodinamici specifici per ogni circuito.
Nel caso della Enzo, per la quale i diversi obiettivi dovevano coesistere in un’unica configurazione aerodinamica, è stato quindi sviluppato un concetto di aerodinamica attiva e integrata.
La configurazione di alta deportanza è stata ottenuta con un’aerodinamica di base sviluppata secondo i concetti contemporanei di definizione delle vetture da corsa a ruote coperte, integrati con il know-how della Gestione Sportiva Ferrari.
Il mantenimento in condizioni stabili dell’assetto aerodinamico ottimale è ottenuto per mezzo di particolari caratteristiche elastiche della meccanica della vettura e tramite il controllo attivo dell’aerodinamica.
Al passaggio dalle basse-medie velocità a quello alte-altissime, la meccanica, grazie a rigidezze variabili con l’altezza da terra, fa assumere alla vettura l’assetto aerodinamico ottimale.
All’ulteriore aumentare della velocità, tale assetto viene mantenuto per mezzo dell’intervento combinato delle componenti elastiche della meccanica e del controllo attivo dei dispositivi aerodinamici.
Alle altissime velocità, l’intervento dei dispositivi aerodinamici controllati attivamente (ala anteriore e posteriore) limitano il valore massimo di carico verticale, permettendo così di mantenere la vettura al di sopra di un prefissato livello minimo di altezza da terra.
La Enzo ha la possibilità di variare in movimento sia il carico aerodinamico che il bilanciamento, per mezzo di una coppia di superfici mobili (flap) piazzate negli scivoli anteriori e di uno spoiler posteriore.
Vetture derivate
La Maserati MC12 è stata la prima derivata della Enzo. La Ferrari FXX ne è un'evoluzione non omologata per l'utilizzo stradale. Dallo stesso telaio della Enzo è stata costruita anche la Ferrari P4/5, esemplare unico allestito su ordinazione per James Glickenhaus.
Caratteristiche tecniche
Motore posteriore longitudinale 12 cilindri a V da 65 gradi
Alesaggio x corsa 92 x 75,2 mm
Cilindrata unitaria 499,8 cc.
Cilindrata totale 5998 cc.
Distribuzione Bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro
Rapporto di compressione 11.2:1
Alimentazione Iniezione digitale integrata Bosch Motronic ME 7.
Accensione Elettronica Integrata Bosch.
Raffreddamento a liquido.
Lubrificazione Coppa avvolgente tipo Formula 1.
Potenza massima 660 Cv a 7800 giri/minuto.
Potenza specifica 110 Cv/Litro
Rapporto peso/potenza 2,07 kg/cv
Coppia 657 Nm a 5500 giri/minuto.
Tipo di trazione Posteriore.
Frizione Doppio disco.
Cambio In blocco col motore 6 rapporti + RM di tipo sequenziale con comandi al volante.
Telaio In fibra di carbonio e nido d'ape d'alluminio.
Sospensione anteriore Ruote indipendenti, quadrilateri articolati, molle elicoidali, barra antirollio, ammortizzatori telescopici.
Sospensione posteriore Ruote indipendenti, quadrilateri articolati, molle elicoidali, barra antirollio, ammortizzatori telescopici.
Freni A disco ventilati in composito di carbonio e ceramica da 380 mm.
Sterzo A cremagliera.
Capacità serbatoio 110 litri.
Pneumatici anteriori 245/35 ZR 19, posteriori 345/35 ZR 19.
Carreggiata ant./post. 1660/1650 mm.
Deportanza 700 Kg a 250 Km/h.
Accelerazione 0-100 Km/h 3,65 sec.
Velocità massima oltre 350 Km/h.
Ferrari P4/5 by Pininfarina
Sono stati più di 200 i componenti specificatamente sviluppati con un’interazione costante tra stile e progettazione: dai fari allo bi-xeno con un innovativo sistema di led gialli e bianchi ai cerchi in lega - di alluminio da 20 pollici - fresati dal pieno, fino alle cerniere a vista in alluminio e acciaio speciale.
Il frontale richiama alle passate vetture da corsa del Cavallino, non dimenticando comunque di svolgere a dovere il suo compito aerodinamico. Il corpo centrale è dominato dal parabrezza a guscio unico mentre l’accesso all’interno dell’abitacolo avviene attraverso due porte con apertura a farfalla.
Dietro spiccano le superfici muscolose ed abbondanti, nelle quali è annegato il lunotto trasparente a goccia che funge anche da coprimotore e da cui fuoriescono gli scarichi rivestiti in ceramica bianca, come nelle vetture da corsa degli anni ‘60.
“La vettura – sottolinea Ken Okuyama, Direttore Stile Pininfarina - esprime nel suo insieme eleganza e fluidità con una pulizia delle superfici tipica dello stile Pininfarina”.
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