SUV, SAV, crossover. Chiamateli come volete, ma agli italiani piacciono, soprattutto se sono compatti. Lo dicono i numeri: è l’unico genere di veicoli che ha resistito al crollo delle immatricolazioni di inizio 2008, ed è l’unico segmento di mercato in cui un po’ tutte le Case automobilistiche stanno cercando di entrare, sviluppando prodotti più o meno vincenti.
Ford attacca il mondo dei crossover con la nuova Kuga, un modello molto interessante per il mercato italiano per via del design ricercato e dei contenuti tecnici che assicurano delle ottime qualità stradali.
La nuova Kuga è caratterizzata da una spiccata originalità stilistica che la rende immediatamente riconoscibile nell’attuale marasma degli sport utility.
Interpretando in chiave offroad il “kinet design”, il centro stile dell’ovale blu in appena due anni di sviluppo è riuscito a plasmare un corpo vettura muscoloso e sportivo, caratterizzato da soluzioni stilistiche azzeccate, come lo scudo paraurti posteriore con i due tubi di scarico integrati, il frontale dominato dalla vistosa prese d’aria di forma trapezoidale, o ancora il cofano motore solcato da due bombature.
La linea di cintura è molto alta e contribuisce a dare ulteriore slancio alla carrozzeria che per questo più compatta dei 4,44 metri di lunghezza che misura sulla carta. Degno di nota è la scelta di dotare la Kuga di un portellone posteriore frazionato, che rende apribile il lunotto in modo indipendente per caricare gli oggetti più piccoli.
L’abitacolo della Kuga si presenta con un’impostazione tutto sommato convenzionale, che riprende la componentistica dei modelli Ford più recenti (C-Max, Mondeo).
La plancia raccoglie in posizione centrale i comandi dei principali sistemi di bordo (climatizzatore, autoradio e navigatore, optional), fermo restando il volante fin troppo “multifunzionale”, corredato di controlli remoti per autoradio ed eventualmente, telefono, cruise control e navigatore satellitare.
La posizione di guida beneficia della maggiora altezza da terra della vettura in termini di visibilità. Crossover si, ma a trazione integrale. Ford ha scelto questa via tecnica, a differenza di molti altri costruttori che sempre più spesso propongono auto “4x4” solo nel look.
Certo la Kuga non è progettata per guadare fiumi o percorrere mulattiere impervie. Tuttavia le quattro ruote motrici unite alla maggiore altezza da terra forniscono una sicurezza in più per chi deve percorrere occasionalmente uno sterrato leggero o delle strade di montagna innevate.
Il sistema di trazione della Haldex è di tipo “intelligente” che ripartisce cioè la coppia motrice dalle ruote anteriori a quelle posteriori (fino al 50:50) in funzione dell’aderenza delle ruote al fondo stradale e della dinamica di guida.
L’autotelaio, caratterizzato da una taratura specifica, monta una sospensione McPherson all’anteriore e un multi-link al posteriore.
Al volante, la Kuga sorprende innanzitutto per la silenziosità.
Il motore, il noto 2.0 TDCi da 136 cavalli abbinato ad un cambio manuale a 6 marce, proprio non si sente, anche ad andature elevate.
Come pure non ci sono fruscii aerodinamici a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dal team che in Ford è responsabile della qualità del suono e delle vibrazioni dei nuovi modelli.
Le prestazioni sono adeguate (10,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) come pure la fluidità di marcia garantita dal generoso valore di coppia di 320 Nm disponibili a 2.000 giri. E questo a fronte di consumi ed emissioni inquinati molto contenute.
Sulla carta si parla di 6,5 km/litro nel ciclo combinato per 169 grammi di CO2 rilasciati dall’impianto di scarico con filtro antiparticolato di serie ogni 100 chilometri.
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