La Kia Picanto è una delle city car più riuscite della casa coreana Kia Motors, in produzione dal 2004. Su alcuni mercati è in vendita con il nome di Kia Morning. Condivide il telaio con la Hyundai Getz e, al momento dell'uscita sul mercato, era dotata di due motori a benzina, un 1.0 da 61CV e un 1.1 da 65CV, e di un terzo propulsore tre cilindri turbodiesel da 75CV.
Nel 2008 la Picanto ha subito dal punto di vista estetico un lieve restyling concentrato sul frontale che ha contribuito a svecchiarne la linea. Dal punto di vista della sicurezza automobilistica è stato aggiunto nella versione benzina 1.1, l’ESP (controllo elettronico della stabilità), TCS (Sistema antipattinamento) e BAS (Assistenza alla frenata).
In occasione del crash test dell'EuroNCAP effettuato nel 2004 il punteggio raggiunto è stato di tre stelle.
Kia Picanto MY 2008
Esternamente cambia poco, solo quel che basta a toglierle la brutta sensazione di polveroso che accompagna i modelli dopo appena qualche anno di vita sulle spalle. E lei, che di anni ne ha quattro (ha debuttato nel 2004), stava andando fuori tempo massimo: solo piccoli ritocchi estetici, sufficienti però a darle un aspetto più giovanile.
A cominciare dai fari, che si fanno più sgranati, tondi e non più a quadrilatero come prima. Cambiano anche la mascherina anteriore, che ora è in linea con gli altri prodotti di Casa, più pulita e con barre trasversali anziché verticali, i paraurti anteriori e posteriori, che si fanno più massicci, e la presa d’aria inferiore che si apre aggiungendo aggressività a tutto il muso.
Nuovi anche i retrovisori esterni, più tondi e massicci, mentre al posteriore il portellone è ridisegnato per integrarlo meglio con i nuovi gruppi ottici e con il paraurti più esteso. Stessa sensazione all’interno, dove si rinnovano i tessuti, mentre rimane invariata la versatilità e la capacità di carico (fino a 882 litri con i sedili posteriori abbattuti) che avevano contraddistinto la Picanto sin dalla nascita.
Le novità più importanti però sono sotto il cofano, non tanto per i motori tradizionali (i due benzina da 1.0 e 1.1 litri e l’1.1 diesel a tre cilindri) che, seppur di poco, offrono prestazioni migliori rispetto ai precedenti, quanto per la scelta di aggiungere in gamma due soluzioni Bi-fuel, a benzina e GPL.
Si tratta di due versioni realizzate sui motori da 1,0 e 1,1 litri senza portare modifiche tecniche che non siano quelle per l’adeguamento dell’impianto a iniezione e per il montaggio del serbatoio supplementare, eseguiti da un marchio tra i più noti del settore, la BRC di Cherasco (Cuneo).
I vantaggi in questo caso sono consistenti, soprattutto per il portafogli, visto che il GPL costa il 50% meno della benzina. C’è da mettere in conto un po’ di perdita di potenza - le potenze del 1.0 ( 62Cv) e del 1.1 litri (65cv) a benzina scendono rispettivamente a 57,7cv e a 64cv - ma il cliente Picanto sarà comunque contento di rinunciare a qualche cavallo pur di recarsi dal benzinaio meno spesso del solito.
Anche perché prima di riuscire a prosciugare i due serbatoi di benzina e GPL si devono percorrere circa mille chilometri, come assicura la Kia. Con la soluzione Bi-fuel però a guadagnarci sono anche le emissioni di CO2, che da 120 e da 122 gr/km scendono rispettivamente a 114 e 118 gr/km.
Valori utili anche per poter usufruire degli incentivi.
L’alternativa al Bi-fuel è il piccolo tre cilindri diesel CRDI di 1,1 litri, abbinato a un turbo a geometria variabile e a un impianto di iniezione diretta common rail.
La potenza che raggiunge è di 75cv a 4.000 giri, per una coppia massima di 153 Nm e una velocità di 163 km/h, non proprio da razzo terrestre. Ma iI suo pezzo forte sono i consumi medi, garantiti da Kia in 22,7 km per litro di gasolio. Oltre che le emissioni di CO2, di soli 116 gr/km.
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