Basata sull'inedita piattaforma V di Nissan, frutto di tecniche ingegneristiche d'avanguardia, la nuova Micra è stata progettata e messa a punto in Giappone (dove è chiamata March). Si interrompe la tradizione che assegna ai mercati ormai consolidati, come l'Europa e il Giappone, la realizzazione dei nuovi modelli: Nissan produrrà la Micra in Thailandia, India, Messico e Cina. La decisione è dovuta principalmente a due fattori: la crescente domanda di auto compatte nei mercati emergenti, a cui non è ancora stata data una risposta soddisfacente, e la volontà di rafforzare la presenza del marchio in quei segmenti, che rappresentano oltre il 20% del mercato mondiale.
Il direttore del design del marchio Nissan, Koji Nagano, che coordina la progettazione della gamma automobilistica, dice che il suo team si è concentrato su tre elementi quando ha creato la nuova Micra. Innanzi tutto, il target di clientela, che sarà ampio e internazionale: il prodotto deve quindi essere in grado di soddisfare esigenze trasversali e molto diverse fra loro. La seconda sfida stava nel mantenere eccellenti livelli di qualità, dentro e fuori. "Se un'auto è compatta, non vuol dire che scende a compromessi in termini di comfort o dotazioni, perché i clienti si aspettano sempre il meglio". Il terzo obiettivo, infine, era creare una citycar che fosse al contempo ricercata ed elegante.
L'auto doveva conquistare un pubblico globale, esercitando il suo fascino su uomini e donne, vecchi e giovani di tutto il mondo.
La sezione anteriore ha un look tridimensionale scolpito, che culmina nell'originale griglia che contribuisce alla presenza scenica della vettura. La nuova Micra eredita dal passato la classica linea dei finestrini arcuata, tratto distintivo per gli acquirenti europei e giapponesi.
In controtendenza rispetto alle nuove citycar, la Micra conserva le sue dimensioni compatte, che la rendono ideale per girare in città. Le dimensioni sono vicine a quelle del modello attuale, con un incremento di appena 61 mm in lunghezza (3780 mm) e di 5 mm in larghezza (1665 mm). L'altezza si riduce invece di 10 mm, portandosi a 1530 mm. E come la Micra attuale, le ruote spinte ai quattro angoli della vettura permettono di avere interni particolarmente spaziosi, dato che il passo è di 2450 mm, 20 in più rispetto al passato.
In Europa sono previste due opzioni, entrambe varianti del nuovissimo 3 cilindri Nissan HR12 da 1,2 litri alimentato a benzina. Derivato dal 4 cilindri HR16 di Note e Qashqai, anche questo propulsore impiega la fasatura variabile delle valvole (VTC). La potenza si attesta su 80 CV (59 kW), per 108 Nm di coppia. Le emissioni di CO2 sono eccellenti per un motore benzina di questo tipo: solo 115 g/km.
Oltre al normale motore aspirato, Nissan in un secondo tempo offrirà anche una versione 1.2 sovralimentata a iniezione diretta con sistema Start/Stop di serie in Europa, che riduce del 6% le emissioni di anidride carbonica. L'insieme di queste tecnologie regala prestazioni brillanti, con 98 CV (72 kW) di potenza, 142 Nm di coppia e un lodevole valore di CO2: 95 g/km.
La trasmissione CVT a variazione continua è dotata per la prima volta al mondo di un ingranaggio subplanetario che amplia i rapporti al cambio, mentre l'adozione di una puleggia più piccola riduce del 10% il suo peso rispetto ai precedenti CVT di Nissan.
Oltre alle ottime dinamiche di guida ad alta velocità, la Micra assicura la massima visibilità per chi guida e ha un raggio di sterzata di 4,5 m, ai vertici di categoria. Le sue innovative tecnologie integrate aiutano a ridurre consumi ed emissioni, e facilitano il parcheggio.
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