Si evolve nel segno della tradizione, la Suzuki Swift Sport. E nel rispetto delle anticipazioni. La piccola pepata giapponese, infatti, debutta al Salone di Francoforte (15-25 settembre) con un motore 1.600 aspirato da 136 CV, erogati a 6.900 giri/min, e una coppia di 160 Nm a 4.400 giri/min.
La presenza di un cambio manuale a 6 rapporti è la novità "già nota", per così dire, mentre il costruttore fa sapere che per le sospensioni posteriori della Swift Sport è stata scelta un'architettura ispirata allo schema multilink, specifica rispetto al sottosistema riservato al modello introdotto nel 2010.
La Suzuki Swift Sport, proposta solo nella variante di carrozzeria a tre porte, non cede alla tentazione di accoppiare al propulsore un turbocompressore a gas di scarico (o un compressore volumetrico), come alcune concorrenti di cilindrata simile hanno invece sposato come scelta tecnica.
L'elargizione delle prestazioni avviene dunque in progressione, sfruttando le doti di allungo del 4 cilindri, che riserva i picchi massimi di potenza e coppia nella zona alta del contagiri. La presenza del cambio a 6 rapporti (al posto del vecchio 5 marce) non fa che sottolineare questa propensione, sfruttando l'erogazione del propulsore con una rapportatura ravvicinata.
Se l’autotelaio di meccanica della Suzuki Swift Sport è stato aggiornato dagli ingegneri giapponesi con geometrie e tarature delle sospensioni studiate ad hoc (e con un assetto ribassato e irrigidito, ovviamente), la carrozzeria presenta le seguenti dimensioni caratteristiche: lunghezza 3.890 mm, larghezza 1.695 mm, altezza 1.510 mm, passo 2.430 mm, carreggiate anteriori e posteriori di 1.470 e 1.475 mm. La sicurezza attiva e passiva è poi affidata alla presenza (di serie) del controllo elettronico di stabilità ESC e dai 7 airbag.
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