Come tradizione vuole, anche la nuova supercar della Casa Lamborghini porta il nome di un toro, ovviamente quello di uno dei più valorosi del mondo della corrida spagnola.
Aventador era un toro proveniente dalla famiglia di don Celestino Quadri Vides che nell'ottobre del 1993 scese nell'arena di Saragozza e ricevette il "Trofeo de la Peña La Madroñera" per aver dimostrato il suo incredibile coraggio nel corso del combattimento.
Un unico guscio di carbonio, costruito dalla Lamborghini con un sistema brevettato: ecco il segreto della Aventador, l'erede della Murciélago.
Un triplo salto mortale tecnico importante: "Ciò significa - spiegano alla Lamborghini - che la scocca della vettura si presenta come un guscio unico, che agisce fisicamente come un singolo componente, traendo il massimo vantaggio dall'estrema rigidezza dei materiali rinforzati in fibra di carbonio (CFRP).
In Formula 1, infatti, già da molti anni vengono costruite auto da corsa con monoscocca in CFRP, la cui sicurezza in caso di incidente è stata testata ripetutamente.
Altrettanto sicure sono di conseguenza le vetture supersportive da strada caratterizzate dalla stessa tecnologia, in cui la monoscocca in fibra di carbonio agisce come una gabbia estremamente sicura".
Aspetti tecnici a parte, va detto che l'intera monoscocca, nonostante la rigidezza, è una piuma: pesa soltanto 147,5 kg.
Così è stato possibile poi realizzare la parte anteriore e quella posteriore della macchina con telaietti in alluminio sui quali sono montati motore, trasmissione e sospensioni.
L'intero telaio del nuovo modello pesa solo 229,5 kg ed offre una rigidità torsionale fenomenale: 35.000 NM per ogni grado di torsione.
Il che abbinato al possente 12 cilindri a V da 700 cavalli regala prestazioni record:
la Lamborghini Aventador LP700-4 accelera da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi e raggiunge 350 km/h con emissioni di CO2 pari a 398 g/km, quasi il 20% in meno rispetto alla Murciélago.
Prestazioni incredibili che coronano il disegno della casa emiliana di aumentare prestazioni e sportività con maggior rispetto per l’ambiente.
Non aspettatevi però maggior rispetto per il portafoglio perché il Toro più veloce di tutti i tempi costa 306.000 euro tondi, ma le possibilità di personalizzazione sono moltissime.
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