Pensata per una piccola produzione giornaliera, la Maya è un prototipo realistico, progettato per mantenere il più possibile gli investimenti di industrializzazione.
La linea è tipicamente a cuneo e ricorda prototipi come Mangusta, Boomerang o Tapiro, ma con una maggiore morbidezza necessaria a garantire un Cx di 0,28.
Destinata al mercato americano, il frontale adotta un paraurti di tipo soft-nose, materiale plastico deformabile riempito di resine poliuretaniche.
Il tetto si smonta velocemente e può essere appositamente riposto nel bagagliaio posteriore trasformando la Maya in una versione targa.
All'interno, il volante ospita al centro un disco che raccoglie i comandi di tutte le funzioni della vettura, proseguendo la ricerca in materia avviata con la Medusa.
Il motore, montato trasversalmente davanti all'asse posteriore, è un prototipo sperimentale della Ford USA da 3 litri, 6 cilindri a V di 60º con 4 valvole per cilindro in grado di erogare 250 cv.
Fonte: italdesign.it
Nessun commento:
Posta un commento